Venerdì 2 Marzo, celebriamo l’avvento dell’Avatar Dorato Śrī Gaurachandra. Così viene descritto il suo avvento in questo mondo nel Chaitanya Charitamrita:
“Offro i miei ripetuti omaggi alla luna piena del mese di Phalguna, un momento propizio pieno di sintomi favorevoli, quando il Signore Śrī Chaitanya Mahāprabhu fece il proprio avvento con il canto del santo nome Hare Kṛṣṇa.
Nella serata di luna piena quando il Signore nacque, per coincidenza c’era un’eclissi di luna.
Nel giubilo estatico tutti stavano cantando il nome del Signore: “Hari, Hari”, e il Signore Śrī Chaitanya Mahāprabhu quindi apparve, facendo prima apparire il santo nome…
… Nel mese di Gennaio nell’anno 1406 dell’Era Śaka (A.D. 1485), Il Signore Kṛṣṇa entrò nei corpi di entrambi Jagannātha Miśra e Śacī.
Jagannātha Miśra disse a Śacīmātā: “Vedo cose meravigliose! Il tuo corpo è cangiante, e sembra come se la dea della fortuna fosse personalmente presente in casa mia. Ovunque io vada, tutti mi offrono rispetto. Persino senza che io lo chieda, volontariamente mi offrono ricchezze, abiti e riso.”
Śacīmātā disse a suo marito: “Io vedo esseri umani incredibilmente luminosi apparire nello spazio, come per offrire preghiere.”
Jagannātha Miśra quindi rispose: “In un sogno ho visto la dimora splendente del Signore entrare nel mio cuore. Dal mio cuore è entrata nel tuo. Ho quindi capito che una grande personalità nascerà presto.”
Dopo questa conversazione, entrambi, marito e moglie erano giubilanti, e insieme resero servizio alla śālagrāma-śilā che avevano in casa.
In questo modo la gravidanza si avvicinava al tredicesimo mese, ma ancora non c’era segno che ci si avvicinasse al parto del bambino. Così Jagannātha Miśra divenne molto apprensivo.
Allora Nīlāmbara Cakravartī [il nonno di Śrī Chaitanya Mahāprabhu] fece un calcolo astrologico e disse che in quello stesso mese, avvantaggiandosi di un momento propizio, il bambino sarebbe nato.
Così nell’anno 1407 dell’Era Śaka [A.D. 1486], nel mese di Phālguna, nella sera di luna piena, giunse il momento propizio.
[In accordo al Jyotir-veda, o l’astrologia Vedica, il momento propizio della nascita è descritto come segue:] La luna era in Leone, il Leone era ascendente, diversi pianeti erano fortemente posizionati e ṣaḍ-varga e aṣṭa-varga mostravano influenze completamente propizie.
Quando la luna immacolata di Chaitanya Mahāprabhu divenne visibile, che bisogno c’era di una luna piena di macchie sul proprio corpo? Considerando questo, Rāhu, il pianeta nero, coprì la luna piena, e immediatamente le vibrazioni “Kṛṣṇa! Kṛṣṇa! Hari!” inondarono i tre mondi.
Tutte le persone così cantarono il mahā-mantra Hare Kṛṣṇa durante l’eclissi lunare, e le loro menti erano esterrefatte per la meraviglia.
Quando il mondo intero stava in questo modo cantando il santo nome della Suprema Personalità di Dio, Kṛṣṇa nella forma di Gaurahari fece il Suo avvento sulla Terra. Tutto il mondo era compiaciuto. Mentre gli Indù cantavano il nome del Signore, i non-Indù, specialmente i musulmani, li schernivano imitando le parole.
Mentre tutte le donne vibravano il santo nome di Hari sulla Terra, nei pianeti paradisiaci si danzava e si suonava musica, perché gli dei erano molto curiosi.
In questa atmosfera, tutte le dieci direzioni erano in giubilo, così come le onde dei fiumi. Inoltre, tutti gli esseri, mobili e immobili, erano sopraffatti dall’estasi trascendentale.
Così, per la sua misericordia senza causa, la luna piena, Gaurahari, si levò nel distretto di Nadia, che è paragonato a Udayagiri, dove il sole diventa visibile prima di ogni altro luogo. Il suo levarsi nel cielo dissipò l’oscurità della vita colpevole, e così i tre mondi divennero gioiosi e cantarono i santi nomi del Signore.