Intervista di Marcia de Luca a Prabhu Srutasrava

La seguente è la traduzione di una recente intervista via radio tenuta in Brasile e ascoltata da oltre 20mila persone. La famosa proprietaria e direttrice del CIYMA, il “Centro integrato di Yoga, meditazione e Ayurveda”, Marcia de Luca (nella foto a destra), intervista Sripad Srutasrava Prabhu (nella foto a sinistra), durante il suo tour in Brasile: “Il Bhakti-yoga è lo yoga del cuore, per cui la principale necessità per praticarlo è avere un cuore”. Durante l’intervista Sripad Bhuvana Mohan (nella foto al centro) traduce in portoghese.

Marcia de Luca:Sripad Srutasrava Prabhu pratica il Bhakti-yoga da quasi quarant’anni. Ci può gentilmente spiegare che cosa è il Bhakti-yoga?
Sripad Srutasrava Prabhu: Il Bhakti-yoga è un soggetto molto ampio. Bhakti significa devozione. La parola Bhakti ha molti sinonimi: il suo significato parte dalla devozione e finisce con il puro amore. La pratica del Bhakti-yoga progredisce dallo stadio iniziale di devozione e culmina con lo stadio finale di puro amore per Dio. La maggior parte delle pratiche religiose ci suggeriscono che dovremmo amare Dio, e certamente è un consiglio meraviglioso, ma pochi processi religiosi ci indicano come possiamo amare Dio. Come si manifesta, come si attua l’amore per Dio? Esiste una diffusa concezione impersonale: niente succede in Paradiso: Dio è la e noi anche, ma come si manifesta l’espressione dell’amore? Qui abbiamo amanti, amici, figli, animali domestici, così tante persone e cose con le quali abbiamo scambi d’affetto e d’amore. Per cui la domanda è come possiamo scambiare questo tipo di affetto con Dio? Che tipo di persone Gli piacciono, che tipo di cibo, che genere di musica, e com’è l’atmosfera in Paradiso? Che tipo di aroma, che tipo di gente esiste là e qual è lo scenario? La coscienza di Krishna è definita come teismo pieno. Come l’amore per Dio è possibile e quale forma e in che modo si scambia quell’amore: tutti questi sono gli insegnamenti del Bhakti-yoga. Il Bhakti-yoga è descritto come una trasformazione, una rivoluzione nella nostra vita. In generale le nostre azioni nell’esistenza materiale ci portano nella direzione opposta. Il Bhakti-yoga riporta la nostra attenzione e la nostra coscienza verso il mondo spirituale. Ci fa rivolgere la nostra attenzione verso Dio. Molte altre informazioni esistono su Dio ed è necessario disseminare, diffondere queste informazioni per la felicità delle persone. Quando ero bambino mi è stato detto a proposito dell’onnipotenza e dell’onniscienza di Dio. Del suo aspetto temibile. Ma non mi è stato detto dell’infinita bellezza, dell’infinita bontà e dell’infinita dolcezza di Dio. Il Bhakti-yoga necessita un’istruzione primaria teista. Se abbiamo una mentalità atea il Bhakti-yoga non è una pratica appropriata per noi. In realtà nessuno yoga è appropriato se siamo atei. Dio è l’oggetto che gli yoghi ricercano e trovano nella loro profonda meditazione. Nella tradizione orientale Dio ha infiniti nomi e uno è Krishna: Krishna significa ‘tutto attraente’. Molte cose in questo mondo ci attraggono: un bellissimo tramonto, un’alba meravigliosa, o un bello scenario, dei begli oggetti, le belle persone… Ogni cosa attraente deve esistere in Dio in modo infinito. Con la pratica del Bhakti-yoga ci esponiamo a tutte queste attraenti forme e qualità di Dio. Non ci sono aspetti negativi in Lui. Dio è il bene assoluto, non c’è alcuna negatività in Lui. Talvolta alcune pratiche spirituali si fondano sul meccanismo della ricompensa e del castigo: fai questo e sarai ricompensato, non fare quello o sarai castigato… Krishna non è un castigatore, ma un amante, non ha nel Suo programma di punire le persone, ma solo di attrarle alla Sua Meravigliosa Dimora attraverso la Sua infinita bellezza e dolcezza. La pratica del Bhakti-yoga vuole aprire il nostro cuore a quello.
Marcia de Luca: Che cosa è richiesto per praticare il Bhakti-yoga?
Sripad Srutasrava Prabhu: Il Bhakti yoga è lo yoga del cuore. Per cui la principale necessità è avere un cuore.
Marcia de Luca: Questo significa che tutto il mondo può praticarlo?
Sripad Srutasrava Prabhu: Sì, questo ci dice la nostra esperienza. Non dipende dalla lingua, dal paese di nascita, dalla cultura…è per ogni entità vivente. Ogni entità vivente ha un cuore. Quindi qual è la massima aspirazione per qualcuno che ha un cuore? Amare. Quando ero piccolo mi è stato insegnato che gli animali non hanno l’anima. Perché no? Quali sono i sintomi dell’anima? Io provo sentimenti, gli animali anche, io ho un po’ di intelligenza, e anche gli animali ne hanno, se qualcuno fa qualcosa di bello per me sono felice, se mi fa un torto mi sento triste. Per cui la coscienza, l’anima, esiste ovunque. Coscienza significa cuore. Quando dico che il Bhakti-yoga è lo yoga del cuore, non intendo necessariamente l’organo fisico, che pompa il sangue attraverso le vene. Per cuore intendo il centro della nostra esistenza, il centro di ciò che siamo, e ciò si riflette attraverso la nostra coscienza. Le persone che hanno espanso il loro cuore attraverso la pratica del Bhakti-yoga riflettono questa evidenza nella loro coscienza. Ogni cosa ha i suoi sintomi. Se una persona è avanzata nella pratica di altri processi yoga mostra dei sintomi dell’avanzamento in quel processo: la loro esperienza si vede nell’abilità di praticare le asana (le posizioni), e nelle varie pratiche… Così, anche colui che è avanzato nella pratica del Bhakti-yoga mostra dei sintomi. L’avanzamento nel Bhakti-yoga significa avanzamento nella relazione con l’Essere Supremo. Se qualcuno ha una relazione con l’Essere Supremo naturalmente sarà pieno di tutte le buone qualità. Quando qualcuno è avanzato nella pratica del Bhakti-yoga la sua coscienza riflette questo: non sarà arrogante, rude, ingannatore, maligno. Una descrizione viene data da Krishna stesso nella Bhagavad-ghita, dove Egli stesso dice: “Suhridam sarva bhutanam”. Suhrid è una delle parole sanscrite per dire amico. Se il cuore di una persona è pieno di buoni sentimenti è detta suhrid. Suhridam sarva bhutanam: “Io sono l’amico di ogni essere vivente, nutro un sentimento di amicizia per tutti gli esseri viventi”. Qualcuno che è avanzato nella pratica del Bhakti-yoga naturalmete condividerà questo sentimento verso tutti gli esseri viventi, non solo verso gli uomini, ma anche verso gli animali, le piante, gli insetti. Alla Sri Chaitanya Saraswat Math, la casa di Srila Govinda Maharaj (il nostro maestro spirituale), è costruita intorno agli alberi. Gli alberi attraversano la sua abitazione. Il suo avanzamento è tale che non vuole abbattere neppure un albero. Per cui quando la coscienza è avanzata manifesta dei sintomi. E questo affetto fluisce nel nostro cuore. Nella società moderna siamo confusi dalle pubblicità martellanti che ci inducono a credere che la nostra fortuna e felicità, che la qualità della vita dipende da quanto accumuliamo. Ma la vera qualità della vita dipende dal cuore. Cosa proviamo per gli altri, per l’ambiente che ci circonda, e ciò che gli altri provano per noi. Il cuore è molto, molto importante. Tutti gli esseri viventi hanno un cuore, ma sfortunatamente non riusciamo a entrare in contatto con loro. Sono davvero onorato di stare qui ospite di Marcia de Luca. Marcia de Luca è una persona molto influente e utilizzare la propria influenza per diffondere, indirizzare le persone verso i più alti aspetti dell’esistenza è una cosa molto bella.
Marcia de Luca: La ringrazio molto…Può spiegarci perché questa pratica è così importante per l’era attuale?
Sripad Srutasrava Prabhu: Se non vi spiace vorrei citare una poesia sanscrita tratta dal Bhagavat Purana (1.2.6)

sa vai pumsam paro dharmo
yato bhaktir adhoksaje
ahaituki apratihata
yayatma suprasidhati

Questo verso significa che il metodo migliore per ogni essere vivente è quel metodo grazie al quale sviluppiamo amore per Dio. E ciò che rende questo procedimento così pratico è il fatto che è ahaituki, non ha una causa materiale. Persone Indiane possono praticare, neri, bianchi, americani, inglesi. L’altra parola importante è apritihata: niente di materiale può fermare il flusso della Bhakti. Molti altri procedimenti richiedono a noi qualcosa di materiale per poter partecipare: abilità fisiche, intellettuali, mentali… Invece in qualsiasi condizione possiamo praticare il Bhakti-yoga: quando siamo ricchi, quando siamo poveri, malati o sani. È applicabile universalmente, in ogni tempo, luogo o circostanze. Ci sono nove precedimenti o pratiche nella Bhakti, ma i primi due sono i più importanti: sravanam ekirtanam: se porgiamo il nostro orecchio con sottomissione all’ascolto del suono divino saremo purificati. Oggigiorno questo concetto non è così incomprensibile come poteva essere una volta. Per esempio: qui a Sao Paulo ci sono circa 22 milioni di persone, forse 10 milioni hanno un telefono cellulare. Semplicemente premendo alcuni tasti il cellulare produce un’onda sonora che va in un’altra città con altrettanti milioni di persone e raggiunge direttamente la persona che vogliamo contattare. Tutto questo avviene attraverso il potere del suono! Molte varietà di suoni sono intorno a noi. Il potere del suono è molto intenso! Qualche giorno fa c’è stata la finale della coppa del mondo di calcio, forse un miliardo di persone l’hanno vista. Grazie al potere del suono in tutto il mondo abbiamo potuto vedere ciò che avveniva in Germania simultaneamente… Per cui se un suono materiale ha quel potere che dire del suono Divino? Il suono Divino è davvero potente. Che miracoli può compiere il Suono spirituale Divino nella nostra vita? Attraverso un’onda sonora possiamo vedere il bambino nel grembo, si muove e cresce, e così tante cose… Il suono Divino ci può trasportare al piano divino! Quel suono Divino viene in questo piano con il proprio desiderio di condurci là. Una bellissima canzone scritta in lingua bengalese da uno dei nostri Maestri dice: jivera-kalyana- sadhana-kam, jagate asi’ e madhura nam…il dolce nome di Krishna è venuto in questo mondo con il desiderio di beneficiarci. Per cui quel Suono Divino non solo viene qui, ma quel suono ha anche un proprio desiderio, l’intenzione di beneficiarci. Più capiamo qualcosa della vera natura di Dio, più realizziamo che non è la causa della sofferenza, non è la causa della miseria, ma è ahkila rasamrita murtih, è la sorgente di tutta l’estasi e del piacere. Il Vedanta Darshan dice: ananda-mayo ‘byasat. La nostra esistenza è nell’avere una connessione con Lui, il nostro cuore piange per Lui, ogni atomo della nostra esistenza vuole essere colmato di estasi. Allo stadio evoluto di Bhakti-yoga ci immergiamo lì. I nostri Guru ci dicono: srinvantu visve amritasya putrah… Siamo tutti figli di quell’oceano nettareo, siamo fatti per nuotare profondamente in quell’oceano. Non sono richieste particolari qualifiche materiali. Se pensiamo a questo capiremo qualcosa della natura di Dio, della bellissima e incredibilmente dolce natura di Dio.
Marcia de Luca: Avete piantato un bellissimo seme nel mio cuore… Sono molto toccata dalle vostre parole!
Sripad Srutasrava Prabhu: In realtà è la missione del mio Guru di piantare questo seme, io sono solo uno dei suoi insignificanti servitori. È stato un grande onore e piacere per me venire in Brasile e vedere così tante persone cercare seriamente qualcosa di spirituale. Senza questa ricerca la vita vale zero. In ogni paese c’è l’espressione: “Non puoi portare niente con te quando muori”. Per cui è possibile ottenere qualcosa nella vita che possiamo portare con noi, scoprire dove andiamo, e come sarà la vita là? Dio è infinitamente benevolo. Faccio un esempio: in qualche altra linea spirituale si dice che se cadi dal cammino ti aspetta una punizione… Così nella Bhagavad-ghita Arjuna chiede questo a Krishna: “Che cosa succede se, a causa di qualche influenza mondana o imperfezione cado nel cammino?” Krishna risponde: “Andrai in paradiso e godrai per un po’ e poi ti si ripresenterà una meravigliosa occasione di progredire ancora e ricominiciare esattamente da dove hai interrotto”.
Per cui quando la nostra coscienza evolve, progredisce, vediamo sempre più la bellezza di Dio e quella bellezza riflessa in ogni enità vivente e realizziamo che Lui non è solo per un certo tipo di persone, ma è per tutti.