…per la prima volta a Villa Govinda nella sua “Nuova forma” di Sannyasi!

I membri di Villa Govinda Ashram vi invitano a cogliere questa occasione, in cui Sripad Nyasi Maharaj sarà con noi, per venirci a trovare e a spendere un po’ del vostro tempo in compagnia di questo grande devoto del Signore Sri Krishna. In particolare abbiamo organizzato un evento pubblico;
Sabato 10 Giugno ore 17.30 presso la Sala Consiliare del Centro Civico “Sandro Pertini” Viale Rimembranze, 1 – OSNAGO –
Dove si terrà una conversazione pubblica, con libertà di fare domande sul tema:
EVOLUZIONE SOGGETTIVA DELLA COSCIENZA SECONDO LA BHAGAVAD-GHITA E LE ANTICHE SCRITTURE VEDICHE DELL’INDIA
I temi trattati saranno l’Evoluzione e la Creazione. Il relatore sarà Sripad Nyasi Maharaj, un monaco nella tradizione dello Yoga Devozionale (Bhakti-yoga) con un Master in Teologia all’Università di Harvard. Risiede a Londra, ma tiene lezioni in tutto il mondo ed è recentemente tornato da un soggiorno in India e in Russia.

Nyasi Maharaj tratterà la Teoria dell’Evoluzione dal punto di vista delle antiche scritture vediche dell’India, inclusa la Bhagavad-ghita, vista come un’evoluzione soggettiva della coscienza. Verrà anche trattato il conflitto teologico tra la teoria di Darwin secondo la quale la coscienza evolve da una materia incosciente, e la concezione che tutta la vita e la coscienza provengono da una Suprema Entità Cosciente.
Sin dai tempi di Newton, la scienza ha avuto la tendenza a vedere il cosmo come una grande macchina. Nonostante Newton scoprì la legge di gravità per la quale una mela cade da un albero, ammise di non essere in grado di spiegare l’origine della gravità, dell’albero, o della mela. Evitò il problema delle origini affermando che la questione della provenienza delle cose era irrilevante per i suoi studi su come funzionino. Con questa visione meccanicista la scienza Occidentale ha continuato per secoli con uno studio oggettivo degli elementi e dell’evoluzione della materia e dell’energia all’interno del tempo e dello spazio.
Che cosa hanno in comune i discepoli di Einstein con gli studenti di Vedavyasa (il compilatore dei Veda)? Scoperte rivoluzionarie nel campo della fisica hanno costretto gli scienziati a modificare la loro visione del mondo. Le loro conclusioni li hanno avvicinati all’ontologia del pensiero mistico orientale. Diventa sempre più evidente che l’approccio scientifico dei fisici e l’approccio mistico orientale sono complementari anziché antagonisti.
In accordo alla più moderna teoria della fisica quantistica ciò che noi osserviamo viene influenzato dal modo in cui lo guardiamo. Questo modo soggettivo di vedere la realtà secondo la teoria quantistica ha un parallelo nella spiegazione della realtà che Krishna dà ad Arjuna nella Bhagavad-ghita, registrata cinquemila anni fa in questo grande classico dell’India sulla scienza spirituale. Lì Krishna spiega che l’esistenza stessa della materia dipende dalla coscienza. Senza coscienza non esisterebbe il mondo. Sebbene i microscopi e i telescopi possono aiutarci ad esplorare e capire il mondo fisico, non ci aiutano nell’esplorazione del mondo cosciente. Altri strumenti sono necessari per indagare i misteri dell’anima: l’introspezione, l’auto analisi, la guida di anime già realizzate (I santi e i Maestri Spirituali) e delle scritture rivelate.
I Purana affermano che esistono ottomilioniquattrocentomila specie di vita attraverso le quali l’anima evolve fino a quando raggiunge una forma umana, la cui coscienza è sviluppata al punto da permetterle di porsi domande metafisiche, come: chi sono io, che cosa è il mondo, che ci faccio qui, qual è la mia destinazione futura, e qual è il senso della vita e della morte?
Tuttavia quasi tutti nel mondo credono che la vita nasca dalla materia. Questo ci dicono tutt’oggi i libri di scuola. Osiamo sfidare questa teoria! La vita non proviene dalla materia. La materia è generata dalla vita. La vita viene dalla vita. La scienza ufficiale si fonda su una teoria scorretta. Se originariamente non esistevano specie superiori, perché esistono adesso? Perché le specie inferiori esistono ancora? Perché non vediamo mai uno scimpanzé partorire un essere umano? Gli scienziati dicono che la vita origina da un insieme di sostanze chimiche. Ma queste sostanze da dove provengono? Dalla vita. Questo significa che la vita possiede poteri mistici. Non possiamo neppure spiegare come fanno a crescere le nostre unghie dalle dita; è al di là della capacità del nostro cervello. Crescono in virtù di una potenza inconcepibile. E se una potenza inconcepibile di questo genere esiste in un comune essere umano, non possiamo immaginare quanta inconcepibile potenza Dio possieda. Dio possiede una tale incredibile potenza che ad un suo semplice ordine, la Creazione ha immediatamente luogo.
Krishna stesso dice nella Bhagavad-ghita (10.41):

yad yad vibhutimat sattvam srimad urjitam eva va
tad tad evavagaccha tvam mama tejo-‘msa-sambhavam

“Sappi per certo che qualunque cosa esiste di sublime, meraviglioso e magnificente, nasce da una semplice scintilla della Mia potenza”.
Albert Einstein scrisse: “Ogni cosa dall’inizio alla fine è determinata da forze sulle quali non abbiamo il controllo. Queste forze agiscono sull’insetto così come sulle stelle. Gli esseri umani, i vegetali o la polvere cosmica, tutti noi danziamo su una misteriosa melodia, intonata a distanza da un suonatore invisibile”. Se Einstein avesse studiato il sanscrito, avrebbe potuto scoprire che quel suonatore invisibile che si rivela come la più alta conoscenza e bellezza, è descritto dagli antichi Veda dell’India come la Verità Suprema:

venum kvanantam aravinda-dalayataksam
barhavatamsam asitambuda-sundarangam
kandarpa-koti-kamaniya-visesa-sobham
govindam adi-purusam tam aham bhajami

“Adoro Krishna, conosciuto come Govinda, il Signore Originario, che sempre suona dolcemente il suo flauto. I suoi occhi sono come i petali del loto; il suo capo è decorato con una piuma di pavone, e la sua raggiante bellezza, che sfuma nel colore di una nube carica di pioggia, incanta milioni di cupidi” (Sri Brahma-Samhita verso 30).

Nota sul relatore: Sripad Bhakti Vigraha Nyasi Maharaj, da tutti conosciuto precedentemente come Sri Govinda Prabhu, fu uno dei principali discepoli di Srila Bhaktivedanta Swami Prabhupada. Fu iniziato da lui nel 1969. Nel 1970 si sposò con Sri Lekha devi dasi e nel 1971 aprirono un tempio a Cleveland e ne fu il Presidente. Il tempio divenne molto popolare e frequentato, e nel 1972 venne mandato a Chicago per aprirne un altro. Anche in questo tempio ricoprì la carica di Presidente e il tempio crebbe ancora di più del precedente. Nel 1975-76 andarono a Dallas per aiutare il tempio di quella città e nel 1976 fu chiamato a New York per ricoprire ancora una volta il ruolo di Presidente. Nel 1976 divenne responsabile della produzione della famosa rivista internazionale:”Back to Godhead”.
Nel 1977 Srila Swami Maharaj lasciò questo mondo. Grande era lo sconforto che i suoi discepoli avvertirono. Indicibile in realtà la sofferenza che provarono. Ma uno dei membri del G.B.C., di ritorno dall’India, dove era stato con Swami Prabhupada fino alla sua scomparsa, tornò a Los Angeles con parole di grande conforto per tutti: “Non avete ragione di preoccuparvi, perché Swami Prabhupada ci ha indirizzati da Sridhar Maharaj e sotto le sue istruzioni continueremo. Swami Prabhupada stesso considerava Sridhar Maharaj il suo Siksha Guru.” Comunque, in seguito a varie vicissitudini, amareggiati da come proseguirono le cose, nel 1979 Sri Govinda Prabhu e sua moglie, insieme ad altri devoti fondarono una comunità agricola sulle montagne della California. Ma molti cambiamenti erano avvenuti dopo la scomparsa di Swami Prabhupada, e molti sentirono la necessità di trovare una guida per poter proseguire serenamente sul sentiero spirituale indicato da Swami Prabhupada. Fu così che nel 1985 andarono in India e incontrarono Srila Bhakti Rakshak Sridhar Maharaj ed assistettero alla cerimonia del Sannyasi di Srila Bhakti Sundara Govinda Maharaj! Presero quindi rifugio in Sridhar Maharaj e nel 1986 tornarono a Los Angeles e cominciarono a frequentare i devoti di San Hosè, guidati da Sripad Bhakti Sudhir Goswami Maharaj che allora predicava la dolce concezione di Srila Sridhar Maharaj.
Oggi, sotto la guida del nostro Divino Maestro Srila Bhakti Sundara Govinda Maharaj, Nyasi Maharaj risiede a Londra, e ha da poco lasciato l’ashram di ghriasta, ossia la vita di famiglia (una moglie e tre bellissimi figli, tutti ormai sposati) per entrare nel sannyasi ashram (l’ordine di rinuncia), come il suo amato maestro Srila Swami Maharaj Prabhupada desiderava, e in accordo alle indicazioni delle Sacre scritture Vediche. La sua condotta è esempio per tutti e fonte di grande ispirazione, e ci ricorda come in questa vita sia importante, ad un certo punto del nostro cammino, abbandonare gli attaccamenti materiali che ci legano a questo mondo per dedicarci completamente alla ricerca spirituale. Così fecero tutte le grandi personalità sante del passato, ed alcuni grandi devoti di questa era di Kali che seguono questa antica via devozionale.